Instagram: amore-odio 

Criticato da tutti, amato da molti ma quello che è chiaro è che di Instagram non se ne può fare a meno. La sua crescita mirabolante continua, sbaragliando la concorrenza di Snapchat e Facebook, superando nel 2019 1 miliardo di utenti attivi mensili, con più di 500 milioni di utenti giornalieri.

Parliamo quindi di un pubblico vastissimo e con una crescita spropositata, con una stima di crescita del 5 % a trimestre, con forte richiamo per IGTV (l’hub per inserire video più lunghi e verticali, pane quotidiano per i creativi digitali come me).

Instagram insomma gode di buona salute, ed è la zattera di salvataggio di Facebook.

Non è tutto oro quel che luccica però, proprio perché ormai stiamo parlando di un vero e proprio colosso social. 

Instagram up & down? 

L’avete notato anche voi giusto? Rallentamenti, impossibilità di visualizzare feed e inviare messaggi privati (DM)… ogni qualvolta che Instagram va in down si genera una paranoia collettiva. Ormai l’app è talmente parte integrante delle nostre vite che non possiamo stare neanche 10 minuti senza. 

Molti minacciano la cancellazione dell’account Instagram per protesta, anche se poi il numero degli iscritti è in continua crescita.

I motivi di questo “odi et amo” sono però legati principalmente al cambiamento del suo funzionamento tra le persone che utilizzano profili business e con instagram ci lavorano. Digital creators, influencers, brand… molti vogliono eliminare la popolare app dal proprio bilancio, proprio perché la battaglia per un like meglio della concorrenza si sta facendo sempre più difficile e spietata!

Per come la vedo, Instagram come canale di promozione del proprio business è spettacolare e la cosa che sconsiglio caldamente è quella di perdere tempo inutile nel convincersi di arzigogolati complotti cosmici o cercare di capire come eliminare Instagram dalla propria vita. Consiglio invece di salire su questo cavallo, imparare a cavalcare e godersi la passeggiata nel bosco 😉

D’altra parte, con il lancio del recente nuovo aggiornamento di Instagram relativo ai like, sembra davvero che Instagram stia ascoltando i suoi utenti per tornare ad una visione più tradizionale dell’app rispetto agli ultimi periodi completamente markettari (basti pensare allo sviluppo senza controllo del mercato degli influencer su Instagram).

Il “colpevole”?!? L’ALGORITMO!

Algoritmo di Instagram

 

Linguaggio Nerd: una serie di regole da seguire nei calcoli o in altre operazioni di risoluzione dei problemi, in particolare da un computer.

Linguaggio pratico: un computer decide come organizzare i contenuti all’interno del social network seguendo una serie di regole guidate.

Ok bene, ma Come funziona l’algoritmo di Instagram?

Per rispondere a questa domanda vediamo come è cambiato dal 2016 cercando di capire come le novità di Instagram influenzino oggi l’organizzazione e la fruizione dei contenuti.

 

L’algoritmo di Instagram fino al 2016

Sono in molti a rimpiangere il vecchio algoritmo di Instagram visto che seguiva un ordine cronologico, mostrando i post nel momento esatto in cui erano postati, come avviene oggi, ma lasciandoli nel feed nell’ordine di pubblicazione.

Per un follower bastava andare nella cronologia e trovare il post nell’orario in cui era stato pubblicato in ordine cronologico. Quindi maggiore era la pubblicazione e maggiori erano le chance di essere notati. Facile e immediato direi!

Dal 2016 in poi, cambia però lo scenario e Instagram modifica l’ordine di apparizione nel feed generale e dei follower di un account.

Quindi la Cronologia Instagram non funziona più in ordine di pubblicazione ma diventa molto più complessa, e sono molti gli elementi che coinvolgono la riuscita di o meno di un post.

 

L’algoritmo di Instagram fino al 2019

L’aggiornamento più importante sull’algoritmo di Instagram ha coinvolto l’atteggiamento e il comportamento degli utenti all’interno della piattaforma.

Non basta solo pubblicare, bisogna seguire delle piccole regole di comportamento per apparire primi nel feed generale. Ecco alcuni esempi

Ora di pubblicazione

Interazione nella prima ora: più interazioni riceve un post nei primi 60 minuti, più Instagram pensa che quel contenuto sia di valore e lo premia.

Contenuti di qualità: non modificare il post e le caption, non cancellarlo… Instagram penserà che stai pubblicando contenuti di basso valore e ti penalizzerà.

Utilizzo proprio degli hashtag: sebbene sia possibile utilizzare fino a 30 hashtag in un post, ora inserire tanti hashtag per avere like e basta può essere considerato un comportamento spam. Se Instagram pensa che stai inviando spam, manterrà la reach del tuo post bassa. Metti 5-7 hashtag strettamente connessi con il post per ottenere maggiori chance di visualizzazioni su Intagram. Occhio a non usare sempre gli stessi.

Costanza: se Instagram mostra i tuoi contenuti solo al 10% dei tuoi follower, rischierai di avere un engagement inferiore per i post ai quali hai lavorato sodo. Ma ecco perché dovresti postare di più. Più contenuti pubblichi più persone raggiungerai in un giorno, è matematica di base.
Quando i tuoi follower interagiscono Instagram ne tiene conto e mostra il tuo account con altri account, aumentando le possibilità per te di ottenere nuovi follower.

Geotaggare destinazioni popolari: la triste verità è che Instagram mostrerà il tuo post a più follower se geotaggi una destinazione popolare.

Perché Instagram cambia il suo algoritmo?

Nel corso del tempo però sono diminuiti molti dei contenuti visivamente d’impatto per lasciare spazio a contenuti mediocr e bassa qualità (ciò ha allontanato i digital creator e i brand attenti al contrario a contenuti d’elite)

Davanti a questa necessità di fare “pulizia e selezione” l’algoritmo doveva e (per fortuna) è cambiato!

Instagram è un business e deve fare soldi: quindi, come fa a fare soldi?

Qui entriamo in gioco noi utenti. Siamo noi che con i nostri contenuti manteniamo più tempo le persone e i nostri follower su Instagram. Per questo motivo, Instagram privilegia gli account che possono mantenere i loro follower più attivi e coinvolti il più possibile!
Per esempio:

  • Pubblicare foto / video nei post e nelle stories
  • Instagram Lives (Dirette)
  • IGTV
  • Rispondere ai post e DM

Instagram’s dark side

Da quando Instagram ha cambiato il suo algoritmo, è partita la corsa alle armi. Sono nati molti strumenti al limite della legalità per consentire agli influencer e ai creatori digitali di capire come “crescere”. Analizziamo insieme i trucchi Instagram per raggiungere più utenti che sono stati utilizzati fino ad oggi (ma che funzionano poco nulla).

I BOT.

I BOT sono dei programmi automatici che vengono settati manualmente dagli utenti ma che agiscono in modo robotico come se fosse una persona reale. In pratica, con un BOT INSTAGRAM puoi interagire con molti account reali, follower e post come se fosse una persona in carne ed ossa: LIKE, COMMENTI, INTERAZIONI, VISUALIZZAZIONE DELLE STORIES. Tutto può essere gestito da un BOT, con il risultato che molte crescite esponenziali di account famosi sono state aiutate e spinte da programmi automatici.

Fino a qualche mese fa tutto questo era “sopportato” da Instagram oggi è scattata la caccia alle streghe. Non sono illegali o chiusi, ma non funzionano più. Restano attivi solo i programmi Jarvee e MassPlanner su piattaforme Windows.

Telegram

Il gruppo, in pratica, era formato da N persone (più grande era meglio era… anche se difficile da gestire) che si impegnavano a commentare e mettere il like nel momento in cui la foto di uno dei membri del gruppo veniva pubblicata. In questo modo, pubblicata una foto e nel gruppo Telegram del quale facevo parte c’erano 50 persone, avrei ricevuto nella prima ora ben 50 commenti e 50 like sicuri, tutti organici e manuali, per consentire ad Instagram di aiutarmi.

I gruppi Telegram funzionano ancora? Molti utenti utilizzano i Gruppi Telegram per aumentare like su Instagram, anche se la loro popolarità è già scesa. Funziona ma con 4-5 ore al giorno a persona …

Crescere in modo organica e a pagamento

Instagram offre di promuovere contenuti di brand e di influencer come pubblicità nel feed e nelle Storie. Cioè potreste vedere sullo schermo la partnership a pagamento di un Influencer con un brand famoso.

Molti creativi si guadagnano da vivere proprio pubblicando contenuti sponsorizzati, ma solo i loro follower attualmente vedono i loro annunci. Il nuovo Instagram relativo al business marketing, amplifica i contenuti sponsorizzati dai creatori oltre il proprio pubblico, sia tra i post che nelle Instagram stories.

Con gli annunci brandizzati, le aziende hanno possono raccontare i loro marchi attraverso i creatori, con analisi sul rendimento dei loro post e ottimizzando le campagne. Come qualsiasi altro annuncio su Instagram, gli annunci di contenuti con marchio saranno contrassegnati come “Sponsorizzati” nella parte superiore del post e avranno un messaggio “Partnership a pagamento con” con il marchio sopra le didascalie.

È utile sponsorizzare su Instagram?

Molto!

Almeno per gli Influencer e i brand più piccoli.

Instagram come Facebook sono ormai delle piattaforme basate su marketing e monetizzazione, perciò per spiccare tra la massa le piattaforme ti “consigliano” di creare dei contenuti a pagamento.

Su Instagram i post sponsorizzati ottengono una corsia preferenziale, infatti molti micro-influencer e brand li stanno usando massivamente.

Niente di nuovo quindi: bisogna costruire una nicchia di mercato e avere un reale potere di coinvolgimento per consentire ad un brand affine al tuo target di notarti. Ecco perché Instagram non vive solo di numeri alla “Beautiful Mind”: lavorare bene è un requisito imprescindibile per i digital creators del 2020!

Instagram algoritmo 2020: cosa aspettarsi

Queste sono solo mie opinioni personali ma avvalorate da tantissimi esperti del settore e spero di potervi aggiornare prossimamente.

IGTV: la prima televisione di Instagram ccome competitor Youtube, anche se è molto differente.

PULIZIA: basta Bot o gruppi organizzati. La parola d’ordine dal 2019 in poi è “verità”.

MICRO-INFLUENCERS: proprio perché molti profili sono cresciuti in maniera “fake”, finta, molte aziende hanno notato che la portata reale di un Influencer con tanti follower non è poi quella che millantano i numeri. Ecco perché molti brand si stanno rivolgendo in maniera più massiva ai micro-influencer, ovvero piccoli Influencer (max 10-12 k follower) ma che però presentano numeri di engagement reali e migliori (per capirci, un profilo con un buon engagement riceve un numero di like pari almeno al 10 % del numero dei follower).

VIA I MI PIACE: un test di non certa attuazione ma già in test. Nel nuovo aggiornamento Instagram di giugno 2019, i creatori della piattaforma hanno preso una decisione storica: nascondere i “mi piace” da Instagram.

Proprio per scongiurare i soliti “trucchi di Instagram” o i “finti follower”. In pratica, sotto i post nel feed compariranno dei nomi di persone che hanno apprezzato la foto o il video, ma non il numero.

Tirando le somme

Secondo me il nuovo algoritmo di Instagram alla fine è una buona cosa:

1. Dal momento che il post raggiungerà solo una parte dei propri follower (esattamente 1/3 dei follower la vedrà), è più importante che mai dare al pubblico un motivo per seguirci. Questo implicherà un significativo miglioramento dei contenuti, ma anche più disponibili per il loro pubblico.

2. Bisogna personalizzare il proprio profilo, renderlo vero e reale e concentrarsi maggiormente sulla creazione di un senso di comunità! Per coinvolgere i follower e far crescere una community di persone reali, allora dobbiamo provare a sviluppare delle vere relazioni non solo un semplice like.

Fondamentalmente, il nuovo algoritmo di Instagram incoraggia (e costringe) ad essere più autentici e personali. Quindi non preoccupatevi così tanto dei numeri e iniziate a concentrarvi sulla costruzione di una vera e propria relazione con i vostri follower!

Se hai ancora dubbi la risposta è qui accanto!

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